Comunicato Stampa 3 Ottobre 2013

Bisogna agire in prima persona senza condizionamento alcuno, consapevoli che il domani è una conseguenza del nostro essere oggi, delle nostre scelte del nostro modo di pensare , bisogna comprendere che la superficialità il mancato interesse o peggio il delegare a terzi ciò che bisogna fare in prima persona, non paga .

Non possiamo essere soggetti che subiscono passivamente scelte più o meno giuste che gli altri fanno per noi, soprattutto se queste rischiano di compromettere in modo irreversibile il nostro futuro, condizionano la nostra dignità di essere persona capace di intendere e volere.

Il momento attuale ci pone davanti a delle scelte che per forza di cose dobbiamo fare insieme, per non essere travolti da un sistema che pone a centro dell’attenzione gli interessi economici e non già la persona, la famiglia come nucleo primordiale intorno alla quale deve tornare a svilupparsi ogni ragionamento per la sopravvivenza della stessa e della società che questa genera .

E’di fondamentale importanza comprendere che la condizione sociale che ci troviamo a vivere è anche conseguenza del nostro passato del personale disinteresse alle cose; dare sempre per scontato che le scelte e le decisioni che gli altri assumono non siano condizionabili dal nostro operato è errato.

Bisogna essere protagonisti, artefici del proprio futuro, capaci di confrontarsi e assumere posizioni con la massima determinazione e chiarezza, senza assoggettarsi a regimi di subordinazione e di dipendenza altrui; non essere distinti e distanti da un comune sentire solo per senso di appartenenza.

Ciò premesso, ritengo che è giunto il momento di ritornare in piazza , fare appello al senso di responsabilità che deve contraddistinguere ciascuno di noi, per pretendere una svolta decisiva al nostro essere precari.

Fare appello a ritrovarci insieme indipendentemente dalla scelte che nel corso degli anni abbiamo singolarmente fatto , non c’è tempo per perderci in discussioni di bottega che male si conciliano con la prospettiva di un occupazione stabile e definitiva, ogni ragionamento che richiama la diversità di vedute o di appartenenza deve essere bandito per il bene comune che deve portaci a quell’unità di intenti per affermare il nostro diritto al lavoro.

Un Appello forte lo rivolgo a tutti i colleghi, perché senza attendere disposizione alcuna facciano valere le proprie ragioni, in ogni luogo in ogni momento in ogni situazione, a testimonianza di un disagio sociale e a tutela e difesa del proprio lavoro , solo così faremo l’interesse comune, solo così saremo in grado di mettere in discussione tutto e tutti e avviare una rivoluzione di pensiero capace di riscontrare i risultati tanto auspicati .

Ciò premesso riteniamo quanto mai opportuno, a partire dalla data odierna intervenire in tutte le sedi e a tutte le iniziative in programma con riferimento la problematica in oggetto, a tal uopo riteniamo meritevole di attenzione l'incontro in programma oggi pomeriggio a Palermo convocato dalla CISL alla presenza annunciata del Ministro d'Alia, auspichiamo che i colleghi che prenderanno parte all'incontro rappresentino al meglio la categoria  rendendosi protagonisti e non spettatori passivi di un dibattito.

  

Rinnoviamo l'appuntamento per Giovedì 10 Ottobre a Palermo di tutta la categoria dei lavoratori interessati.

  

                                                                                                    Il Segretario Generale

                                                                                                           Giuseppe Cardenia